Da secoli, i cani sono i migliori amici dell’uomo, e oggi abbiamo centinaia di razze che ci hanno sempre aiutato in ambiti come il lavoro, la salute e la compagnia. I cani sono esseri leali e in grado di garantire comfort e tanti sorrisi. Ma come è successo che diventassero i nostri migliori amici? I fatti e le testimonianze nella storia della relazione uomo-cane sono davvero innumerevoli.
Secondo gli studiosi, questo legame iniziò a evolversi più di 10.000 anni fa e nacque principalmente nell’ambito lavorativo; in settori come la caccia e l'agricoltura, i cani furono d’aiuto agli umani nel rintracciare, radunare e proteggere gli animali.
Si ritiene che i lupi singoli si sentissero a proprio agio in compagnia degli umani e approfittassero di questa vicinanza per reperire il cibo più facilmente. Gli uomini cominciarono ad abituarsi alla loro presenza e la compagnia venne ricambiata con il fatto che i lupi fornivano una buona protezione dagli altri predatori. Nel tempo, i lupi vennero accolti negli insediamenti, e in questo modo prese il via il processo di addomesticamento.
Nella colonia di Ain Mallaha Natufian, in Israele, sono sepolti 12 uomini, uno dei quali ha la mano appoggiata sul corpo di un cucciolo.
Riferendosi al suo levriero italiano, il re Federico di Prussia disse: "L'unico, assoluto e migliore amico che un uomo ha in questo mondo egoista, l'unico che non lo tradirà né lo rinnegherà mai, è il suo cane".
Quasi un secolo dopo, davanti alla Corte Suprema americana, l'avvocato George Graham Vest difese un uomo che amava profondamente il suo cane, Old Drum. Vest affermò: "L'unico amico vero e altruista che l'uomo può avere in questo mondo egoista, quello che non è mai ingrato o traditore, è il suo cane".
Persino nel folklore, troverai spesso menzionato il cane. Gli africani raccontavano storie su Rubuka (il cane che ci ha portato il fuoco), i gallesi raccontavano di Gelert, il fedele segugio che salvò il figlio di un principe dall’attacco di un lupo, e nei paesi celtici si credeva che i cani guarissero i loro amici umani semplicemente stando loro vicino. Questa credenza era associata in particolare ai carlini ed era fortemente sostenuta da Gerald e Loretta Hausman (scrittori pluripremiati), i quali scrissero: "I carlini erano anche molto utili nelle arti curative, abili nello scacciare la febbre, alleviare il mal di testa e guarire da gravi malattie, attirando i malanni su di sé”.
Dal 1300 circa, in Europa sono state sviluppate diverse razze. Nel Vecchio Continente, i cani venivano allevati per le loro abilità di cacciatori - ad esempio, l’Otterhound (per la caccia alle lontre) e il Levriero (per la caccia al cervo), e il loro aspetto non aveva alcuna importanza. Tuttavia, verso la metà del 1800 l’apparenza e la forma del cane cominciarono a contare sempre più, poiché gli esponenti dell’alta società sfilavano per la città in compagnia dei loro fedeli amici a quattro zampe. È in quel momento che nacquero molte delle razze che conosciamo ancora oggi.
Primo livello: I cani venivano selezionati per la loro docilità
Secondo livello: I cani venivano selezionati per funzioni specifiche
Terzo livello: I cani venivano fatti deliberatamente accoppiare con dei loro simili per ottenere una determinato caratteristica fisica, più che per la funzione. Ecco cosa è accaduto con l’evoluzione del pedigree.
Nella storia della relazione uomo–cane e nei secoli di addomesticamento, i cani si sono evoluti e hanno perso molti dei loro attributi da lupo diventando sempre più dipendenti dalla presenza dell’uomo.
Il legame tra uomo e cane si è ulteriormente sviluppato passando da una relazione unicamente a scopo lavorativo a una di forte amicizia e compagnia. Ecco qui un breve resoconto di come la relazione è cambiata nel tempo:
Ma la maggior parte dei cani oggi vive con gli umani per compagnia, diventando così parte della famiglia. L’impatto della loro presenza sulla vita degli uomini è piuttosto significativo:
“Sii la persona che il tuo cane ritiene che tu sia” - C.J. Frick.
In natura, cuccioli e cani adulti spesso vivono in branco ed è il gruppo a fornire loro sicurezza e ad aiutare i singoli individui ad adattarsi ai contesti nuovi e stressanti. I cani, nel branco, si scambiano dei messaggi naturali, i cosiddetti “feromoni”, che diffondono tramite l’aria.
Questi feromoni rilassanti rafforzano la loro sensazione di sicurezza. L’uso di ADAPTIL permetterà al tuo cane di ricevere gli stessi feromoni e di sentirsi supportato per tutta la vita. Che si tratti di un cucciolo o di un cane più anziano, ADAPTIL aiuterà il tuo migliore amico ad adattarsi ai cambiamenti e gli trasmetterà un forte senso di fiducia e tranquillità.
D’altronde, cosa faremmo senza i nostri migliori amici canini?