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In che modo i cani ci aiutano? La storia della relazione uomo-cane

Scritto da Adaptil, pubblicato su 17 novembre 2021

La storia della relazione uomo-cane

Da secoli, i cani sono i migliori amici dell’uomo, e oggi abbiamo centinaia di razze che ci hanno sempre aiutato in ambiti come il lavoro, la salute e la compagnia. I cani sono esseri leali e in grado di garantire comfort e tanti sorrisi. Ma come è successo che diventassero i nostri migliori amici? I fatti e le testimonianze nella storia della relazione uomo-cane sono davvero innumerevoli.

Secondo gli studiosi, questo legame iniziò a evolversi più di 10.000 anni fa e nacque principalmente nell’ambito lavorativo; in settori come la caccia e l'agricoltura, i cani furono d’aiuto agli umani nel rintracciare, radunare e proteggere gli animali.

Si ritiene che i lupi singoli si sentissero a proprio agio in compagnia degli umani e approfittassero di questa vicinanza per reperire il cibo più facilmente. Gli uomini cominciarono ad abituarsi alla loro presenza e la compagnia venne ricambiata con il fatto che i lupi fornivano una buona protezione dagli altri predatori. Nel tempo, i lupi vennero accolti negli insediamenti, e in questo modo prese il via il processo di addomesticamento.

evoluzione-del-rapporto-uomo-caneEcco alcune date significative che ci aiuteranno a capire come si è evoluta questa relazione unica e sempre attuale:

Circa 12,000 anni fa

Nella colonia di Ain Mallaha Natufian, in Israele, sono sepolti 12 uomini, uno dei quali ha la mano appoggiata sul corpo di un cucciolo.

1789

Riferendosi al suo levriero italiano, il re Federico di Prussia disse: "L'unico, assoluto e migliore amico che un uomo ha in questo mondo egoista, l'unico che non lo tradirà né lo rinnegherà mai, è il suo cane".

1870

Quasi un secolo dopo, davanti alla Corte Suprema americana, l'avvocato George Graham Vest difese un uomo che amava profondamente il suo cane, Old Drum. Vest affermò: "L'unico amico vero e altruista che l'uomo può avere in questo mondo egoista, quello che non è mai ingrato o traditore, è il suo cane".

Il folklore

Persino nel folklore, troverai spesso menzionato il cane. Gli africani raccontavano storie su Rubuka (il cane che ci ha portato il fuoco), i gallesi raccontavano di Gelert, il fedele segugio che salvò il figlio di un principe dall’attacco di un lupo, e nei paesi celtici si credeva che i cani guarissero i loro amici umani semplicemente stando loro vicino. Questa credenza era associata in particolare ai carlini ed era fortemente sostenuta da Gerald e Loretta Hausman (scrittori pluripremiati), i quali scrissero: "I carlini erano anche molto utili nelle arti curative, abili nello scacciare la febbre, alleviare il mal di testa e guarire da gravi malattie, attirando i malanni su di sé”.

Lo sviluppo del cane

Dal 1300 circa, in Europa sono state sviluppate diverse razze. Nel Vecchio Continente, i cani venivano allevati per le loro abilità di cacciatori - ad esempio, l’Otterhound (per la caccia alle lontre) e il Levriero (per la caccia al cervo), e il loro aspetto non aveva alcuna importanza. Tuttavia, verso la metà del 1800 l’apparenza e la forma del cane cominciarono a contare sempre più, poiché gli esponenti dell’alta società sfilavano per la città in compagnia dei loro fedeli amici a quattro zampe. È in quel momento che nacquero molte delle razze che conosciamo ancora oggi.

Lo sviluppo delle razze da Pedigree

Primo livello: I cani venivano selezionati per la loro docilità

Secondo livello: I cani venivano selezionati per funzioni specifiche

Terzo livello: I cani venivano fatti deliberatamente accoppiare con dei loro simili per ottenere una determinato caratteristica fisica, più che per la funzione. Ecco cosa è accaduto con l’evoluzione del pedigree.

come-e-cambiata-la-relazione-uomo-cane

In che modo i cani ci aiutano?

Nella storia della relazione uomo–cane e nei secoli di addomesticamento, i cani si sono evoluti e hanno perso molti dei loro attributi da lupo diventando sempre più dipendenti dalla presenza dell’uomo.

Il legame tra uomo e cane si è ulteriormente sviluppato passando da una relazione unicamente a scopo lavorativo a una di forte amicizia e compagnia. Ecco qui un breve resoconto di come la relazione è cambiata nel tempo:

  • Nel Medioevo i cani venivano usati come animali da soma per trainare dei piccoli carretti nelle fattorie o portare in giro i viaggiatori.
  • In epoca medievale, alcuni cani divennero di moda, ad esempio quelli di taglia piccola per le signore dell’aristocrazia, mentre quelli di taglia grande aiutavano i nobili nella caccia.
  • I cani appaiono spesso nelle antiche pitture rupestri e, in epoca più recente, nei ritratti di individui facoltosi.
  • Boris Levinson (un medico molto quotato) fu il primo a riconoscere i benefici del legame uomo-cane: scoprì infatti che i bambini introversi e non comunicativi interagivano in modo positivo ogni volta che alle sessioni di terapia portava con sé il suo cane Jingles.
  • L'impiego dei cani come assistenti nelle attività umane è molto diffuso. Ad esempio, i dalmata hanno avuto molti "compiti" nel corso dei secoli:
    • Furono usati come guardiani delle stalle e cani da trasporto fin dal 1700.
    • Lavoravano con i vigili del fuoco per il FDNY e accompagnavano le carrozze dei pompieri già nel 1870. In effetti, ancora oggi il dalmata è un'icona del fuoco, come dimostra la vincitrice dell'ACE Award Molly, il cane della sicurezza antincendio.
    • In tempi più recenti, il dalmata Lou Dog è diventato la mascotte nonché una parte importante della rock band Sublime, mentre passeggiava sul palco durante le esibizioni o faceva una comparsata nei videoclip del gruppo.
  • Oltre ad avere ruoli tradizionali, ad esempio come pastori, controllori, guardie, cacciatori, soccorritori, poliziotti e militari, i nostri amici a quattro zampe sono diventati anche cani guida, cani da accompagnamento, cani salvavita e cani da terapia (nella pet-therapy assistita).

Ma la maggior parte dei cani oggi vive con gli umani per compagnia, diventando così parte della famiglia. L’impatto della loro presenza sulla vita degli uomini è piuttosto significativo:

  • Avere un cane fornisce alle persone uno scopo: hanno infatti qualcuno da nutrire e abbeverare, che ha bisogno di fare esercizio fisico e di essere addestrato.
  • Aiutano a combattere la solitudine e l’isolamento di molte persone anziane.
  • Aiutano a ridurre i sintomi della depressione e dell’ansia.
  • Secondo uno studio recente della Mayo Clinic, le persone che hanno un cane per amico hanno maggiori probabilità di praticare abitudini di vita salutari per il cuore, ad esempio fare esercizio fisico e mangiare bene, e possono avere livelli di zucchero nel sangue migliori rispetto a chi non ne possiede.
  • Quando una persona accarezza il proprio cane, il suo corpo rilascia l’ossitocina, che è l’ormone associato alla felicità, così come ai legami forti e all’affetto.

In che modo gli umani aiutano i cani

“Sii la persona che il tuo cane ritiene che tu sia” - C.J. Frick.

excursus-storico-relazione-uomo-caneIl legame tra uomo e cane è biunivoco. In cambio dell’amore e dell’affetto che ci danno, noi umani dobbiamo provvedere a soddisfare i loro bisogni. Dobbiamo prenderci cura del loro benessere fisico e mentale e intuire quando hanno bisogno di aiuto per far fronte alle situazioni più complesse.

In natura, cuccioli e cani adulti spesso vivono in branco ed è il gruppo a fornire loro sicurezza e ad aiutare i singoli individui ad adattarsi ai contesti nuovi e stressanti. I cani, nel branco, si scambiano dei messaggi naturali, i cosiddetti “feromoni”, che diffondono tramite l’aria.

Questi feromoni rilassanti rafforzano la loro sensazione di sicurezza. L’uso di ADAPTIL permetterà al tuo cane di ricevere gli stessi feromoni e di sentirsi supportato per tutta la vita. Che si tratti di un cucciolo o di un cane più anziano, ADAPTIL aiuterà il tuo migliore amico ad adattarsi ai cambiamenti e gli trasmetterà un forte senso di fiducia e tranquillità.

D’altronde, cosa faremmo senza i nostri migliori amici canini?

 

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