I miei umani sono davvero bravi a capire il linguaggio del mio corpo e a interpretare i versi che faccio! Sanno bene che abbaio quando c’è qualcuno alla porta – nel caso loro non abbiano sentito il campanello.
Sanno anche che tiro indietro le orecchie e abbasso la coda quando non mi piace lo sguardo di una cane al parco - uno di loro mi ha morso l'ultima volta che ci siamo incontrati, per cui intendo metterlo in guardia!
E, infine, sanno che sbavo un po’ quando sto per ricevere i miei bocconcini sfiziosi – non posso farci niente, sono così buoni!
OK, noi cani non sappiamo esprimerci nel linguaggio umano, ma facciamo del nostro meglio per farvi capire cosa vogliamo e a cosa stiamo pensando. E, proprio come le persone, alcuni cani usano molto più la voce di altri: possiamo abbaiare, piangere, piagnucolare, ululare, guaire, uggiolare e ringhiare! Per esempio:
Anche se sono molto bravi nel saper interpretare un abbaio, non sono certo che gli umani capiscano anche cosa vuol dire quando un cane piange. Lasciate che vi spieghi:
Il pianto è un altro modo che abbiamo per far capire a voi umani come ci sentiamo o a cosa stiamo pensando.
A volte piagnucoliamo quando siamo eccitati; io, ad esempio, quando vedo il mio umano andare a prendere il guinzaglio nell’armadio, capisco che è ora della passeggiata, e dato che mi piace davvero andare al parco comincio a saltare e piagnucolare allo stesso tempo. Non riesco proprio a trattenermi!
Ancora, a volte i cani piangono quando sono in cerca di attenzioni. Quando ero un cucciolo, piangevo per attirare l’attenzione della mia mamma umana. Anche adesso lo faccio, ad esempio quando penso sia giunta l’ora della pappa. Devo solo assicurarmi che lei non se lo sia dimenticato.
Mi sento davvero frustrato quando il ragazzino della porta accanto prende il mio giocattolo preferito e lo usa per stuzzicarmi! So che sta solo giocando e so che non devo strapparglielo dalle mani perché è quello che mi è stato insegnato, ma se comincio a piangere, lui capisce che lo rivoglio indietro e lo tengo d'occhio finché non me lo ridà. Il pianto, però, funziona anche come un avvertimento, e lui non dovrebbe proprio prendermi in giro, quindi sono contento quando intervengono i suoi genitori e mi restituiscono il giochino.
A volte mi agito, capita soprattutto quando rimango a lungo da solo in casa.
Non mi piace molto, quindi mi stendo per terra, mi infilo la coda di sotto, tengo gli occhi fissi sulla porta e piagnucolo. I miei umani fanno del loro meglio per tenermi occupato mentre sono via per lavoro, ma io a volte mi annoio e mi sento solo se rimangono fuori per troppo tempo.
Di recente, però, i miei genitori hanno applicato un prodotto sul muro e da quando c’è lui io mi sento molto più sereno! Ho sentito la mia mamma ordinarne un altro perché funziona molto bene e mi aiuta a rimanere più rilassato – si chiama ADAPTIL Calm Home Diffusore e lei dice che è persino raccomandato dal veterinario, per cui deve essere davvero buono!
È qualcosa di molto simile al vostro pianto, ma noi cani non siamo come gli umani e non piangiamo lacrime. Tuttavia, a volte, quando un cane piange o piagnucola può significare che sta soffrendo. Ricordo che quando eravamo nel mio parco preferito, c’era un dalmata chiazzato che inseguiva il suo frisbee. Fece un salto per prenderlo, ma cadde e si storse una zampa. Ho capito che si era fatto male perché piagnucolava e zoppicava nello stesso momento. Dato che era piuttosto palese che provasse dolore, il suo papà lo ha portato dal veterinario.
Come vedi, un cane può piangere per tanti motivi diversi e voi umani dovete essere in grado di valutare correttamente la situazione, per poter reagire di conseguenza.
Ad esempio, se un cane piange per catturare l’attenzione – e ci riesce – potrebbe continuare a farlo ancora e ancora. Quando mi sono messo a piagnucolare per un bocconcino, il mio umano mi ha voltato le spalle e ha evitato il contatto visivo, per cui poi ho smesso di farlo perché ho capito che non avrei mai ottenuto niente!
Se ci agitiamo troppo e cominciamo a piangere ogni volta che qualcuno suona al campanello, vuol dire che abbiamo bisogno di un po’ di addestramento per imparare a rimanere calmi. È giusto accogliere chi viene in casa; ma io mi agitavo, saltavo e piangevo molto. Adesso, quando aspettiamo degli ospiti, so che devo mettermi tranquillo sul mio lettino e nel frattempo masticare un giocattolo, come mi ha insegnato il mio umano. Per cui, vado a salutare i nostri visitatori più tardi, dopo che si sono accomodati.
Lo sappiamo che ci volete bene, ma vedrete che con il tempo imparerete anche a riconoscere il significato di ogni nostro abbaio e di ogni pianto!